1. Orientalismo
A partire dal Settecento si diffonde in Europa grande interesse e curiosità per l’Oriente. Nel 1715 viene infatti pubblicato in Francia Le Mille e una notte. Ad ogni modo questo gusto per l’Oriente si consolida nell’Ottocento, quando si esprime sia nell’arte che nella letteratura. L’Oriente figura nelle opere di Delacroix (massimo esponente dell’Orientalismo pittorico) Ingres, Chasseriau e in quelle di Byron, Wilde, Goethe, Hugo, per citarne solo alcune. L’emiliano Alberto Pasini, un allievo di Chasseriau, si dedica alla raffigurazione dell’Oriente dopo aver compiuto viaggi in Siria, Persia e Turchia.
In Italia c’è anche chi come lo scrittore Emilio Salgari ambienta in Oriente i suoi romanzi senza esserci nemmeno mai stato. Non ultima l’opera lirica riflette il fascino esercitato dall’Oriente sull’Europa. Gioacchino Rossini compone L’Italiana in Algeri e Il turco in Italia, Giuseppe Verdi l’Aida, Giacomo Puccini Turandot e Madame Butterfly, per rimanere in ambito italiano. Lo stesso vale per l’architettura, l’arredamento e la moda.
2. Spunti per la ricerca:
3. Le donne in Turandot. I personaggi femminili di Turandot sono diametralmente opposti: da un lato abbiamo la spietata principessa Turandot e dall’altro la schiava Liù e l’antenata, entrambe vittime di brutale violenza. Definisci questi personaggi e paragonali, usando le frasi suggerite qui sotto che ti sembrano più adeguate:
È stata meno fortunata di… preferisce essere nubile che sposarsi è la più affascinante di tutte è meno altruista di… ha più guardie che amici ha avuto sempre meno potere delle altre è più sola che felice si sacrifica piuttosto che salvarsi ha deciso meno di tutte è la più crudele di tutte
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4. I piccoli giardini di Giacomo Puccini
Sembra che Puccini, pur essendo sposato, abbia avuto molte relazioni amorose che lui chiamava “piccoli giardini”. Leggi la brevissima biografia di alcune delle sue amanti e poi dì chi può aver detto le frasi che seguono:
Elvira Bonturi era sposata con un commerciante di Lucca e aveva due figli. Nel 1886 lasciò il marito per seguire il compositore a Monza. Elvira e Giacomo si erano conosciuti due anni prima, quando il giovane e seducente Puccini aveva dato ad Elvira lezioni di pianoforte. E dire che era stato prioprio il marito a covincerla a prendere lezioni di piano! Elvira e Giacomo ebbero anche un figlio, Antonio, ma si unirono in matrimonio solo nel 1904, dopo la morte del primo marito di lei e una convivenza durata quasi venti anni. |
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Doria Manfredi era la giovane cameriera di casa Puccini. Si dice che abbia avuto una relazione con Giacomo Puccini e che, quando questa relazione fu scoperta, la ragazza si suicidò prendendo del cloruro mercurico. Puccini dovette pagare dodicimila lire alla famiglia Mandredi, che all’epoca era una grossa cifra. |
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Giulia Manfredi, cugina di Doria, era una donna forte e indipendente che gestiva un’osteria, lo Chalet Emilio, frequentato da cacciatori (tra cui lo stesso Puccini) e contadini. Sembra che Giulia e Puccini ebbero anche un figlio, Antonio, che crebbe lontano a Torre del Lago, a Pisa, dove morì in povertà nel 1988. | |
Rosa Ader era una soprano tedesca. La sua relazione con Puccini iniziò nella primavera del 1921, quando lei cantò Suor Angelica all’Opera di Amburgo. Questa relazione durò due anni e produsse 150 lettere. |
_______________:” Che scandalo! Come farò ad uscire di casa. In questo paesino si conoscono tutti, tutti parlano. Sono disperata.”
______________ : “Devo rispondere a Giacomo che anche oggi mi ha scritto delle parole bellissime. La mia voce e i miei gesti lo incantano. Povera Elvira!”
______________ : “ In amore si deve sempre essere furbi e cauti. Non si deve spingere una donna nelle braccia di un uomo bello e affascinante, nemmeno se lo scopo è di educarla.”
_______________: “Sì, mi piace, ma io non ho bisogno veramente di niente e di nessuno E poi io gli uomini li conosco bene. Ne vedo tanti tutti i giorni. E non ce n’è uno che non flirti sempre con me.”
5. E il costumista? Umberto Brunelleschi, un maestro dell’Art Deco italiano. Leggi la brevissima biografia di quest’artista e poi cerca un suo costume e descrivilo dettagliatamente. Per quale opera fu creato? Quando? Con quali materiali? Con quali colori? Che cosa sottolinea del personaggio questo costume?
Quest’ artista toscano nacque a Montemurlo nel 1879 e morì a Parigi nel 1949. Fu uno tra i disegnatori, illustratori, scenografi e pittori più celebri nella Parigi della Belle Epoque. Fu amico dei pittori Modigliani, Soutine, Picasso, Von Dongen e Derain e lavorò per il Théatre de Paris e le Folies Bergère. Espose i suoi costumi ininterrottamente alle Biennali di Venezia dal 1914 al 1938. Venne prescelto per l’allestimento di opere liriche per i maggiori teatri del mondo e tra questi: il Teatro alla Scala, il Maggio Musicale Fiorentino. Giacomo Puccini scelse Umberto Brunelleschi quale disegnatore dei costumi di Turandot. I figurini dei costumi di quest’opera sono oggi conservati nell’Archivio Storico Ricordi di Milano.
Curiosità. Sapevi che alla povera ma nobile Liù venne dedicato un profumo? Liu di Guerlain fu lanciato nel 1926. Il suo creatore fu Jacques Guerlain, grande appassionato di opera.
Miniricerca: Descrivi la composizione olfattiva di questo profumo!
6. Trasposizione. Se tu dovessi ambientare quest’opera in epoca contemporanea, chi sarebbero i suoi personaggi? Chi sarebbe Turandot? La figlia viziata di un grande finanziere? Quale sarebbe la causa della sua crudeltà? E Calaf? Un giovane indigente ma ambizioso? E chi e come sarebbero state le madri defunte di Calaf e di Turandot ? Scrivi la trama della tua opera, inventando la biografia di ogni personaggio:
Post-romantico abbastanza? “Perché tarda la luna?”